Alzheimer: da partner di Genetech 43,5 mln di dollari per R&D

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AC Immune, l’azienda biotech svizzera partner di Genetech, ha messo altri 43,5 milioni di dollari nelle sue casse, raggiungendo così i 121,5 milioni di dollari da destinare al settore Ricerca e Sviluppo sui trattamenti contro l’Alzheimer. Il miliardario tedesco Dietmar Hopp avrebbe provveduto a fornire gran parte della somma.

Il sostegno è arrivato a partire dalla scorsa estate, quando il partner Genetech ha deciso di puntare su crenezumab, anticorpo monoclonale in fase III di sperimentazione per la malattia di Alzheimer. Un passaggio, quello alla fase III, che ha fatto seguito a risultati non troppo netti nella precedente fase di sperimentazione, ma i progressi dell’azienda Biogen sulla strategia dei trattamenti antagonisti del peptide beta-amiloide ha riportato l’interesse in questo campo.

Due vaccini in sviluppo clinico
AC Immune ha anche due vaccini in fase di sviluppo clinico, sempre per la malattia di Alzheimer, uno contro il beta-amiloide e uno contro la proteina Tau, due dei principali responsabili delle placche che causano danni al cervello. Secondo il CEO di AC Immune, Andrea Pfeifer, non si starebbe comunque discutendo del rilancio dell’azienda. Lo stesso Pfeifer aveva dichiarato alla Reuters, al tempo della decisione di Genetech di andare avanti con la sperimentazione di crenezumab, che “ci sarà sicuramente da guardare ai mercati e scegliere la soluzione migliore per l’azienda, quando raggiungeremo la fase decisionale”. Da questa dichiarazione, dunque, è chiaro che Pfifer non starebbe pensando a una IPO, almeno nel breve periodo.

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