Sede Ema, europarlamentari italiani: troppe criticità, riconsiderare Milano

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In occasione del Consiglio Europeo che si è aperto ieri a Bruxelles e che vede in agenda la discussione sulla Brexit, i parlamentari europei Danilo Oscar Lancini (Lega), Elisabetta Gardini (FI), Patrizia Toia (PD) e Marco Valli (Movimento 5 Stelle) con una lettera che trova il sostegno di tutte le principali forze politiche italiane presenti al Parlamento Europeo, hanno inviato al Governo Italiano, e in particolare al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, tutti gli ultimi aggiornamenti affinché si possa portare all’attenzione dei leader UE le evidenti e preoccupanti problematiche relative all’assegnazione per sorteggio di EMA ad Amsterdam e non per i meriti della sua candidatura.
In particolare gli europarlamentari italiani segnalano una serie di elementi di criticità emersi negli ultimi mesi:

la ricollocazione dell’Agenzia comporterà una perdita di oltre il 30% del personale, compromettendone di fatto la capacità operativa e ponendo quindi un serio rischio per la tutela della salute dei cittadini europei;

vi è il concreto rischio di un consistente danno al bilancio comunitario relativo al costo d’affitto dell’attuale sede di Londra, oggetto di procedimento legale. Considerati gli ingenti costi che la ricollocazione ad Amsterdam comporterà, si profila un potenziale cospicuo aggravio economico che peserà notevolmente sui cittadini europei, i quali avrebbero beneficiato dei costi drasticamente inferiori previsti dalla proposta di Milano;

è stata totalmente disattesa la richiesta di un costante monitoraggio avanzata dal Parlamento Europeo alla Commissione, per cui ad oggi non sono ancora pervenute informazioni ufficiali circa lo stato di avanzamento del trasferimento e le criticità emerse nel corso del 2018.

Tutto ciò – secondo gli europarlamentari italiani – avvalora i timori relativi alla correttezza della procedura di selezione già emersi a ridosso dell’assegnazione, che hanno evidenziato come l’offerta olandese non sia stata correttamente valutata nei suoi elementi fondamentali e che anzi sia stata cambiata in seguito alla decisione, oltre ad aver fatto emergere la mancanza di trasparenza nelle modalità stesse delle votazioni con cui si è selezionata la sede.

Gli europarlamentari ribadiscono quindi come l’Olanda ed Amsterdam non stiano assicurando le condizioni necessarie per un corretto ricollocamento, nella convinzione che “l’Italia e Milano rappresentino, così come validato anche dal consenso di molti Paesi, la migliore soluzione per il trasferimento definitivo della sede di EMA nell’Unione Europea”.Per questo, “in ragione dell’interesse della salute dei cittadini europei e di uno dei più importanti settori industriali dell’Unione Europea”, è importante che si riaffermi con forza “la piena validità operativa del dossier di candidatura di Milano a sede dell’Agenzia Europea per i Medicinali assicurando un recovery plan in grado di garantirne la business continuity preservando così il suo patrimonio di professionalità e competenze”.

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