Trump: tagli ai budget sanità, ma non alla FDA

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Le proposte di bilancio del presidente Trump per il 2020 prevedono un taglio per il National Institutes of Health (NIH) per il terzo anno consecutivo e un aumento del budget della FDA.

Il piano prevede fondi per 35,4 miliardi di dollari destinati al NIH (4,5 – 6 miliardi di dollari in meno rispetto all’attuale budget, secondo le stime) ed è accompagnato da altri tagli, tra cui una riduzione di 1 miliardo di dollari per la National Science Foundation (NSF).

Tra i più penalizzati c’è anche il National Cancer Institute, che otterrebbe finanziamenti per 5,2 miliardi di dollari (riduzione di 900 milioni di dollari) e il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), che otterrebbe 4,75 miliardi di dollari, con una perdita di 750 milioni di dollari.

La decisione è stata attaccata da enti di ricerca tra cui l’American Association of Immunologists, che afferma che il taglio proposto “sconvolgerebbe importanti ricerche intese a prevenire e curare innumerevoli malattie impedendo in breve il lavoro di molti scienziati di talento”.

I critici sono irritati dal fatto che i tagli al NIH siano accompagnati da un aumento del 5% delle spese per la difesa più la richiesta di finanziamento da 8,6 miliardi di dollari per costruire il muro al confine messicano.

“Alla fine il presidente ha proposto 2,7 trilioni di dollari di tagli alle spese e renderà la nazione meno sana e meno sicura”, dice Benjamin Corb, direttore degli affari pubblici dell’American Society for Biochemistry and Molecular Biology (ASBMB).

“È importante affrontare il deficit federale ed equilibrare i bilanci ma la comunità scientifica non dovrebbe assumersi questo onere”.

Le proposte di bilancio dell’Amministrazione non hanno valore legale e sono spesso disattese dal Congresso.

Negli ultimi due anni, infatti, analoghe richieste di taglio dei finanziamenti al NIH non sono andate in porto; grazie al supporto bipartisan nei confronti dell’agenzia il Congresso aveva aumentato i finanziamenti proposti dall’Amministrazione.

Eppure la FDA è trattata meglio nel piano di Trump, il budget totale é infatti di 6,1 miliardi di dollari con un aumento di $ 643 milioni per l’anno fiscale 2019.

L’assegnazione comprende 55 milioni di dollari per sostenere gli sforzi dell’agenzia tesi a frenare l’epidemia di oppioidi e altri 55 milioni per promuovere le tecnologie sanitarie digitali.

La FDA afferma di essere “abbastanza soddisfatta” per l’aumento proposto: questa cifra aiuterebbe “l’assunzione di personale scientifico necessario per portare a termine la missione di vasta portata della FDA”.

Il piano di Trump prevede che le spese per Medicare e Medicaid vengano ridotte rispettivamente di 818 miliardi di dollari e di 1,5 trilioni di dollari nei prossimi 10 anni e stabilisce anche una serie di misure che potrebbero avere impatto sull’industria biofarmaceutica facendo pressione sui prezzi dei farmaci.

 

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