Shire sta valutando alcune opzioni strategiche per le BU neuroscienze e malattie rare. “Il business delle neuroscienze merita ulteriori attenzioni e investimenti”, ha detto l’azienda in una nota diffusa alla JP Morgan Conference, aggiungendo che “ogni divisione beneficerà di una maggiore attenzione sulla gestione, di una maggiore chiarezza strategica e di una maggiore capacità di dispiegare le risorse per la priorità chiave costituita dalla crescita”. Naturalmente la decisione non preclude una dismissione lungo la strada ma, al contrario, prepara la divisione di neuroscienze per una futura vendita o uno spin-off. La pharma irlandese intende continuare a valutare “tutte le alternative strategiche, compresa la quotazione indipendente per ciascuna delle due divisioni”, e aggiornerà gli investitori nella seconda metà di quest’anno. Nel frattempo Shire sta cercando di pagare il debito di 32 miliardi di dollari contratto per l’acquisto di Baxalta e si aspetta che continui a diminuire nel corso di quest’anno, anche grazie al forecast sulle entrate che oscilla tra i 17 e 18 miliardi di dollari entro il 2020.
Notizie correlate
-
Rosati (Gsk): “Momelotinib disponibile in uso compassionevole, ma Gsk ha già sottoposto ad Aifa richiesta di approvazione”
Avviato l’iter approvativo anche in Aifa per il Jak... -
Monitoraggio spesa farmaceutica. Report Aifa: nei primi 11 mesi del 2023 supera i 20 miliardi di euro
L’AIFA ha reso disponibile un aggiornamento dei documenti relativi... -
Pfizer: ok FDA a terapia genica per l’emofilia B
Pfizer ha ottenuto l’approvazione della FDA per la commercializzazione...