La combinazione dell’immunoterapia antitumorale Tecentriq (atezolizumab) con Avastin (bevacizumab) consente alle persone affette da tumore del fegato di vivere più a lungo senza recidive dopo l’intervento chirurgico.
Lo ha dichiarato Roche giovedì 19 gennaio. L’azienda ha detto anche che è la prima volta che una combinazione di farmaci di questo tipo mostra un beneficio in tale contesto patologico.
La pharma svizzera non ha rilasciato dati specifici, ma ha affermato che presenterà alle autorità regolatorie negli Stati Uniti e in Europa i risultati dello studio di Fase 3 IMBrave050.
La combinazione Tecentriq-Avastin è già approvata per la cura del cancro del fegato che non può essere rimosso chirurgicamente.
Lo studio IMBrave050
Per verificare l’efficacia della sua combo, Roche ha arruolato 660 persone ad alto rischio di recidiva, metà delle quali ha ricevuto i due farmaci mentre l’altra metà è stata sottoposta a “sorveglianza attiva” della malattia. I partecipanti al gruppo di sorveglianza attiva non hanno quindi ricevuto nessun placebo.
L’obiettivo principale dello studio era la sopravvivenza libera da recidive, ovvero il tempo trascorso dai pazienti prima del ritorno della malattia o del verificarsi del decesso.
Dai dati raccolti è emerso che il trattamento Tecentriq-Avastin era associato a un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza libera da recidive.
Lo studio sta ora valutando anche la sopravvivenza globale, per la quale la combinazione Avastatin-Tecentriq non si è ancora dimostrata vantaggiosa.
“Siamo entusiasti del beneficio clinico che questa combinazione adiuvante di Tecentriq può apportare alle persone affette da carcinoma epatico in fase iniziale e attendiamo di vedere dati più maturi per confermare ulteriormente tali effetti positivi”, ha dichiarato Levi Garraway, Chief Medical Officer di Roche.
