Immunoterapia: Genentech (Roche) punta su biotech tedesca

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Mettere a punto vaccini personalizzati contro il tumore. È l’ambizioso progetto che vede Genentech in pole position, grazie all’accordo di collaborazione avviato con BioNtech per lo sviluppo di un vaccino personalizzato basato sulle biotecnologie (RNA based). La partnership si basa sullo sviluppo di vaccini antitumorali mRNA, basati sulla piattaforma tecnologica messa a punto da BioNtech per lo sviluppo di vaccini personalizzati (IVAC Mutanome). Grazie a questa tecnologia il genoma di un paziente oncologico può essere sequenziato per definirne le mutazioni. Poi – grazie alla somministrazione del vaccino e quindi all’attività di agenti tumorali specifici – è possibile differenziare le difese immunitarie in maniera mirata contro il tumore.

“Le cellule tumorali mutano. La vera sfida da affrontare– ha spiegato il COO di BioNtech, Sean Marett – è che ogni cellula può mutare in maniera differente. Noi stiamo sviluppando un processo che identifichi le mutazioni da un punto di vista farmaceutico e produttivo in maniera individuale per ciascun paziente”.Le attese su questi vaccini sono alte e convincenti, tanto da aver portato Genentech a investire molto in questo campo, sia da un punto di vista economico, sia con l’avvio di programmi di ricerca e sviluppo ai fini di un futuro potenziale ingresso sul mercato. Sulla base degli accordi, Genentech – affiliata di Roche – pagherà a BioNTech 310 milioni di dollari. Le due aziende condivideranno in parti uguali i costi di sviluppo e i potenziali profitti legati a commercializzazione e vendita. L’accordo siglato da BioNTech segue, in termini di tempo, quello stretto con Sanofi per 1,5 miliardi, con l’obiettivo di sviluppare nuove terapie immunologiche antitumorali.

 

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