Biogen: niente acquisizioni per il 2018, ma operazioni mirate

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Nessuna fretta di acquistare, anche se, con il rientro dei capitali dall’estero, la liquidità ci sarebbe. Lo ha annunciato Biogen in occasione della comunicazione dei risultati finanziari del 2017. Più verosimilmente il Ceo dell’azienda biotech americana, Michel Vounatsos, dichiara di volersi focalizzare sull’acquisizione di asset dal potenziale grande valore. E Biogen ha le risorse per fare questo tipo di operazioni, anche grazie al cash accumulato nell’ultimo trimestre. Nel Q4 2017 l’azienda biotech ha fatturato 31 miliardi di dollari, al di sopra delle stime degli analisti che si attestavano a 3,08 miliardi di dollari. In particolare, ad andare bene sono stati i prodotti per la sclerosi multipla, Tecfidera e Tysabri, e il farmaco per l’atrofia muscolare spinale, Spinraza, nonostante il competitor Ocrevus di Roche, per la sclerosi multipla.

Gli asset nel mirino
L’azienda biotech americana sarebbe interessata ad Acorda, un’azienda farmaceutica specializzata nella neurologia, con un candidato in studio contro il Parkinson, Inbrija, che andrebbe a rafforzare la pipeline di Biogen. L’azienda ha comunque in cantiere un proprio candidato contro la malattia neurodegenerativa, BIIB054, ma è ancora in fase I. Per quel che riguarda il mercato azionario, anche se i guadagni si sono fermati sotto i 20 centesimi ad azione, per un valore nominale di 5,26 dollari, i dirigenti si sono detti “non preoccupati”, in quanto la flessione sarebbe dovuta a spese una tantum affrontate dall’azienda. E per il 2018, Biogen conta di arrivare a guadagnare tra i 12,7 e i 13 miliardi di dollari, stime che “dovrebbero aumentare la fiducia degli investitori”, almeno secondo Geoffrey Porges, analista di Leerink Partners.

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