Asma: benralizumab (AstraZeneca) batterà la concorrenza?

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(Reuters Health) – AstraZeneca  conta di riuscire a convincere la comunità scientifica che benralizumab, trattamento sperimentale per l’asma grave, presenta un considerevole vantaggio rispetto ai due farmaci rivali già approvati. I dati a sostegno sono stati presentati lunedì 5 settembre: il principio attivo sembra funzionare bene con una sola somministrazione ogni due mesi. AstraZeneca aveva già riferito a maggio che due studi cardine di fase III sul farmaco biotech avevano raggiunto gli endpoint, ma i dettagli sono stati resi noti solo questa settimana, in occasione del meeting annuale dell’European Respiratory Society a Londra. Benralizumab potrebbe raggiungere il mercato già il prossimo anno, come un potenziale di vendita stimato a 2 miliardi di dollari all’annno. In contrasto con Nucala (Mepolizumab) di GlaxoSmithKline e Cinqair (reslizumab) di Teva – altri due trattamenti anticorpali lanciati di recente per gli asmatici gravi – benralizumab lavora direttamente per uccidere gli eosinofili infiammatori.

Gli studi di fase III
Secondo quanto pubblicato da The Lancet, i ricercatori hanno rilevato che la conta degli eosinofili si riduce notevolmente dopo quattro settimane di trattamento. Nel complesso, un anno di iniezioni con benralizumab ha ridotto il tasso di esacerbazioni – da un terzo fino anche a metà – in pazienti con asma eosinofilo già in trattamento con inalatori. Secondo i ricercatori questi risultati sono “paragonabili” a quelli con Nucala e Cinqair, anche se è difficile fare confronti diretti a causa delle differenze di pazienti tra i diversi studi. È importante sottolineare che il dosaggio ogni otto settimane si è dimostrato altrettanto efficace quanto il trattamento ogni quattro settimane, e questo dovrebbe garantire un vantaggio a benralizumab rispetto ai farmaci rivali, che devono essere assunti ogni mese.

Il mercato dei biologici per l’asma
“Gli analisti stimano che il mercato dei biologici contro l’asma severo sarà compreso, nel 2020, tra i 6,5 e i 10 miliardi di dollari all’anno. Noi ci aspettiamo di avere una quota competitiva di questo mercato” ha detto Tom Keith-Roach, responsabile del settore respiratorio di AstraZeneca. Keith-Roach vede nel trattamento dell’asma grave non controllata una grande opportunità, dal momento che questo gruppo relativamente piccolo di pazienti rappresenta la metà di tutte le spese sanitarie legate all’asma. Le previsioni di vendita degli analisti per benralizumab attualmente si attestano a 485 milioni di dollari nel 2021, secondo Thomson Reuters Cortellis, contro i 2 miliardi di dollari previsti da AstraZeneca nel 2014.

Fonte: Reuters Health News

(Versione italiana per Daily Health Industry)

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